domenica 15 marzo 2020

Hermann von Salza




Hermann von Salza è il IV Gran Maestro dell'Ordine Teutonico e rimane in carica fino al 1209.
Rispetto ai suoi predecessori la sua figura spicca per l'equilibrio diplomatico che riesce a mantenere tra Papa Onorio e l'Imperatore Federico II.
Grazie a queste qualità il Papa riconosce l'Ordine e gli conferisce lo stato giuridico equivalente a quello dell'Ordine dei Cavalieri Templari e Ospitalieri. Lo stesso Papa e Federico II concedono l'incorporazione dell'Ordine di Portaspada di Livonia.
Muore nel 1239 in quel di Barletta, quando questa città ospita ancora la casa madre dell'Ordine.
Quando l’Ordine si trasfersce all’estero, le sue spoglie vengono traslate.
 Questo modello ha conseguito 2 premi nel 2012: uno a San Sebastiano Po come miglior soggetto medievale grazie al Club “Luci e ombre” di Genova, l'altro come bronzo nella sezione Master al torneo “Milisaona”.
Per qualsiasi informazione, contattatemi liberamente a davidesimeoni 64 at gmail.com



Hermann von Salza is the fourth Great Master of the Teutonic Order, and holds this position until 1209. Compared to his predecessors, he stands out for his diplomatic wisdom in the relationships between Pope Onorio and the Emperor Frederick II.
Thanks to this quality, the Pope acknowlodges the Order assigning it the same legal status than the Order of Knights Templars and Ospitalieri. Pope Onorio and Frederick II allow the absorption of the Order of Livonian Swordsmen.
Hermann dies in 1239 in Barletta, at that time still the hometown of the mother house of the Order.
When the Order goes abroad, his mortal remains are moved.
 This carving won 2 awards in 2012: one in San Sebastiano Po as best Middle Ages subject thanks to “Luci e ombre” Club in Genoa, the second one was a bronze medal in Master section in “Milisaona” tournament.
Should you need further info, please refer to davidesimeoni64 at gmail.com







 

venerdì 13 marzo 2020

Agincourt 1415


Non appena salito al trono, Enrico V comincia a preparare l'attacco per invadere la Francia.
Propone a Carlo VI il matrimonio con sua figlia Caterina e nel frattempo si muove anche in un ambito diverso. Difatti nell'estate precedente ha tentato di stabilire un’alleanza militare con il Duca di Borgogna, alleanza che però è andata fallita.
In ogni caso, Enrico si prepara alla guerra. Fa sequestrare navi senza curarsi della loro nazionalità per l'attraversamento della Manica e raccoglie 2500 uomini d'arme e 800 arcieri. Tenendo conto che ogni "lancia" implicava la presenza di 2 o 4 cavalli per gli uomini d'arme e per i loro servitori (oltre ai destrieri di più della metà degli arcieri), al di là della Manica c’è da trasferire la bellezza di più di 10.000 cavalli. La flotta molto probabilmente ammonta a 300 imbarcazioni, una somma quindi di tutto rispetto.
Alla rottura definitiva dei negoziati, Enrico raduna la flotta a Southampthon in luglio e nel giro di  1 o 2 giorni arriva all'estuario della Senna dove decide di penetrare in Francia attraverso Harfleur e ridurla come Calais.
Sulla mappa potete vedere tutto il tragitto degli Inglesi e il seguente inseguimento dei Francesi fino alla famosa battaglia di Agincourt che viene minuziosamente descritta nel libro da cui ho tratto queste preziose informazioni.
Questa battaglia si rivela una rovina per i Francesi sia per il loro carente tatticismo sia per la guida dell'esercito insufficiente e insicura.
Anche se gli Inglesi sono in numero molto inferiore riescono a sconfiggere gli avversari, proprio grazie a questi problemi. Tutto merito dei suoi famosi arcieri a cavallo e no.
Il campo di battaglia è sostanzialmente un campo arato e con zolle rivoltate (vedi foto).
Questa battaglia che ho voluto rappresentare con un diorama con soldatini in resina la cui scala è 1/72, ha richiesto un bel po’ di tempo ed è composta da quasi 60 figurini, alcuni dei quali riportano le esatte insegne araldiche di quello scontro per ambo le parti. Ovviamente è uno scorcio della battaglia e potete identificare anche gli arcieri Inglesi e i balestrieri.
Io mi sono divertito molto. Spero vi piaccia il mio lavoro.
A presto!
Fonti: Agincourt 1415, edizioni del Prado.
In caso di informazioni, rivolgetevi senza impegno a davidesimeoni64 at gmail.com


When Henry V mounts the throne, he starts pave the path to invade the France. He suggests Charles VI to wed his daughter Catherine, and in the meanwhile he moves in different fields. Actually, in the previous summer he tried to make a military alliance with the Duke of Burgundy, but unfortunately that alliance failed.
Anyway, Henry gets prepared for the war. He sequestrates ships no matter the nationality is in order to sail the English Channel, and raises up 2500 men-at-arms and 800 bowmen. As each “spear” needed 2 or 4 horses for the men-at-arms and for their servants (as well as the horses of more than half of the bowmen), he has to move beyond the Channel more than 10.000 horses. Possibly the fleet amounts to 300 ships, a considerable number.
When negotiate talks end, Henry settles up his fleet in Southampton in July, and in a couple of days he reaches the estuary of the Seine where he decides to go through France by Harfleur, and get it like he did with Calais.
You can see in the map the Englishmen route, and the relative pursuit of Frenchmen up to the well-known battle of Agincourt, perfectly described in the book where I took my info.
This battle is a defeat for France, because of its lack of chicanery and its guide of the Army not sufficient and insecure.
Even if Englishmen are less, they can beat the foes because of France’s problems. And it’s only thanks to their horse-bowmen, and simple bowmen.
The battlefield is a ploughed field with turned clods.
The battle I wanted to recreate with my diorama made of resin soldiers in 1:72 scale took me a lot of time to make it. It is made of nearly 60 carvings, whereof some have the same coat of arms of both parts. Of course, it is just a sketch of the battle, and you can see English bowmen and loopholes too.
I had a ball in making it. Hope you love it.
Source: Agincourt 1415, edizioni del Prado.

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martedì 10 marzo 2020

Filippo Duca di Borgogna

Filippo " Il buono"

Ciao a tutti!
Che dire? Il pezzo è impegnativo ed è un soggetto molto affascinante. Si tratta di Filippo II "il Buono", Duca di Borgogna ed è stato premiato con un bronzo nel 2013 alla Mostra Internazionale di Monte San Savino.
L'araldica è molto complessa ed è costituita da un blasone inquartato con le armi di Borgogna. Al 1° e 4°, azzurro con fiordalisi oro con bordura argento e rosso (Borgogna moderna); al 2°, sulla sinistra banda d'oro e azzurra di sei pezze con bordura rossa (Borgogna antica), mentre a destra, nero con leone oro armato e linguato rosso (Brabante).
Il pezzo presenta notevoli difficoltà.
La prima è indubbiamente la postura del cavallo, sbilanciata in avanti e che deve essere assicurata sul piedistallo con solo due perni avvitati attraverso gli zoccoli delle sole due zampe posteriori. Un’impresa che vi assicuro è tutt'altro che facile.
La seconda riguarda l'armatura che in questo caso è dorata. Quindi il lavoro svolto è stato diverso e particolare. Per fortuna la scultura è di pregevole fattura sin nei più piccoli dettagli e questo mi ha permesso di essere soddisfatto del risultato, nonostante le molte ore di lavoro richieste.

Se siete interessati contattatemi senza impegno all'indirizzo davidesimeoni.64 at gmail.com

Hi everybody!
What else? This carving was quite difficult to make, but it’s a very charming subject indeed. It portrays Philip II aka The Goodman, Duke of Burgundy, and for it I was awarded with a bronze medal on 2013 International San Savino  International Exhibition.
His heraldry is very complicated, and it is made of a quartering Burgundy coat of arms. On 1st and 4th quarter, blue field with gilt lilies bordered in silver and red (modern Burgundy); on the 2nd quart, on the left gilt and blue band made of six red border emblazonments (ancient Burgundy), while on the right side, black field with armed gilt lion with red tongue (Brabante).
Many difficulties in making this carving.
The first one is the horse position, without any doubt. It lists ahead and it had to be fastened on the pedestal only with two pins screwed through the hooves of the anterior paws. I can grant you this work was anything but easy.
The second one is the armour which is gilt, in this case. So the job made was different and peculiar. Luckily the carving is beautifully crafted, and this left me very satisfied with what I made, though I had to work hardly to reach my goal.

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giovedì 5 marzo 2020

Thomas Beauchamp



Thomas Beauchamp

Questo cavaliere è ripreso durante la rincorsa in uno dei tanti tornei in cui si dilettavano nel Medioevo i più nobili cavalieri d'Europa. Dall'araldica si tratta di Sir Thomas Beauchamp Earl of Warwick, un conte che partecipò sia alla campagna di Crecy sia a quella di Poiters. In nessuna delle due occasioni fu fatto prigioniero o riportò ferite. La complessità dell'araldica che viene ripetuta sia sulla coverta del cavallo sia sul cavaliere, mi ha spronato a sceglierlo.
Spero vi piaccia.
Se siete interessati potete contattarmi all'indirizzo davidesimeoni.64 at gmail.com

Thomas Beauchamp

This knight is immortalized during the run-up in one of the many tournaments in which the noblest knights of Europe used to enjoy in the Middle Ages. According to his heraldry, he should be Sir Thomas Beauchamp Earl of Warwick, who took part both to Crécy campaign and to the Poitiers one. In none of this two events he was taken prisoner or was wounded. I was spurred on choosing him by the complexity of his heraldry which is repeated and on the cover of the horse and on the knight.
I hope you’ll love it.
Should you need further info, please feel free to contact me at davidesimeoni.64 at gmail.com









mercoledì 4 marzo 2020

Duello all'ultimo sangue!



Ciao a tutti.
In queste foto ho postato un episodio forse veramente avvenuto in quel di Poitiers tra due nobili che hanno sicuramente partecipato alla fatidica battaglia del 19 settembre 1356. Uno è Jean de Goussencourt (di rosso e di bianco ermellinato), l'altro è l’Inglese Sir Adam of Louthe Essex,  fedele al Principe Nero  (rosso e giallo). Come sia andata a finire a voi l'onere di scoprirlo. Nella scenetta ho montato due pezzi che com’è logico sono autonomi. L'idea del diorama mi è venuta vedendo le belle foto del libro di Venturi.
Fonte:  P. Greenhill – M. Venturi, Cavalieri in miniatura.
Se siete interessati potete contattarmi  all'indirizzo davidesimeoni.64 at gmail.com

Duel to the death!

Hi everybody! Here’s a post with an event possibly happened between two noblemen during the fateful battle in Poitiers, Sept. 19th, 1356. One of them is Jean de Goussencourt – white and red with small back patches. The other one is an Englishman, sir Adam of Louthe Essex – red and yellow –  loyal of Black Prince. Here’s to you the burden to find out what really happened.  In this scenery I assembled two pieces which are independent, of course. The idea of diorama came after seeing the wonderful pictures in Venturi’s book.
(Source: P. Greenhill – M. Venturi, Cavalieri in miniatura).
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martedì 3 marzo 2020

Williem Von Herzog



Williem Von Herzog


Williem Von Herzog è uno degli otto cavalieri usciti dalla bestsoldier per il Trionfo di Massimiliano I. Qui è in parata da torneo ed è un pezzo che è stato premiato a Savona qualche anno fa come migliore araldica.
Per quanto riguarda i colori e i motivi su cavallo e cavaliere, mi sono rifatto alle tavole di H. Burgkmair.
Se siete interessati potete contattarmi senza impegno all'indirizzo davidesimeoni.64 at gmail.com

Williem von Herzog

Williem von Herzog is one of the eight knights who came out from the Best soldier for Maximilian I’s triumph. Here you can see him in full dress in a carving awarded some years ago in Savona as best heraldry.
As for the colors and patterns on horse and knight, I followed Burgkmair’s plates.
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Nel particolare si noti la brunitura dell'armatura  tipica dell'epoca.

Jehan de Commines

Jehan de Commines

Ciao a tutti.
Oggi vi presento un nobile che è stato insignito dell'Ordine del Toson d'oro, Ordine fondato il 10 gennaio 1430 da Filippo III di Borgogna sulla falsariga di quello della Giarrettiera inglese
Il nobile in questione è Jehan De Commines, figlio di Collard, cavaliere e signore de la Clite e di donna Jeanne de Waziers, Signora di Commines.
Il suo motto è “Sans Mal” (senza male) e l'araldica consiste in blasone in rosso con gallone a V rovesciata in oro; tre conchiglie d'argento poste due su una, il tutto bordato in oro; elmo con lambrecchino rosso foderato in oro sormontato da un cimiero a forma di testa di lupo nera poggiante su fiamme rosse.
Cotta e gualdrappa del cavallo foderate in azzurro, cavallo grigio come riportato dalle cronache del tempo.
Dato che nella scatola del figurino l'elmo non c'era, l'ho ricostruito pazientemente con del bicomponente.
In questo caso mi sono messo alla prova con la coverta del cavallo che ho dipinto volutamente damascata.
Spero che attraverso le foto questo lavoro risalti. Può darsi che esca un leggero riflesso dovuto agli oli non ancora essicati, ma essendo passato un po’ di tempo anche questo "inconveniente" ora è svanito, tutto è molto più opaco.
Alla prossima.
Se siete interessati potete contattarmi senza impegno all'indirizzo davidesimeoni.64 at gmail.com.

 Jehan de Commines  

Hi everybody.
Here’s a nobleman bestowed by the Golden Fleece Order, which was founded on January 10th, 1430 by Philip III of Burgundy along the lines of the Garter English one.
This nobleman in Jehann de Commines, son of Colard, knight and Lord of de la Clite and of Lady Jeanne de Waziers, Lady of Commines.
His motto was “Sans mal” (no harm), and his heraldry is red coat of arms with gilt inverted chevron; three silver shells (two on one), all of them gilt bordered; helmet with red lambrecchino gilt-covered overlapped by a black wolfhead shaped crest on red flames.
The tabard and the saddle-cloth of the horse are blue covered, while the horse is grey as reported at the time.
As in the packaging there was no helmet, I rebuilt it patiently with bicomponent.
In this case I treid myself sorely with the horse cover that I wanted to be damasked.
I hope this work will appear clearly in the pictures. Maybe you will see a slight reflex due to oil not well dried, but now that time has passed this “inconvenient” has gone, and everything is duller.
See ya next time.
Should you need further i









lunedì 2 marzo 2020

Friederick Von Sachsen

Friederick Von Sachsen

Cari amici,  vi propongo questo nuovo lavoro.
Si tratta di un cavaliere che fa parte della serie "Thriumph" e che sono riuscito a trovare, nonostante il modello fosse ormai uscito di produzione, come tutta la serie dei cavalieri ispirati al trionfo di Massimiliano I visto che era datata anni ‘80.
Ho avuto però la sorpresa di trovare due bracci destri nella stessa scatola… e così ho dovuto "inventarmi" il braccio sinistro, ricostruendolo di sana pianta. La fatica ne è valsa la pena e mi ha riempito di soddisfazione.
Per quel che riguarda i colori, mi sono rifatto alle tavole di H. Burgkmair. Per le decorazioni della coperta, ricordo a tutti che sono eseguite a mano libera, senza ausilio di decalcomanie.
Ciao!
Se siete interessati potete scrivermi senza alcun impegno all’indirizzo davidesimeoni.64 at gmail.com



Friedrick Von Sachsen

My dear friends, I want you to introduce to you this new work of mine.
It’s a knight being part of Triumph series which I’ve been lucky enough to find, even if the model was out of stock as all the knighs’ series following Maximilian I’s triumph – as it was dated in the Eighties’.
Anyway I had the chance to find two right arms in the same packaging… so I had to “create” by myself the left arm, and I totally made it up. The effort was worth it, and now I’m really satisfied with my work.
As for the colors, I followed Burgkmair’s plates. For cover ornaments, I’d like to stress they’re wholly free-hand made, no decals allowed.
Bye!
Should you need further info, please feel free to contact me at davidesimeoni.64 at gmail.com










Effige dell'Imperatore Massimiliano I